Il filosofo di campagna, Praga, Jaurnich, 1765 (Karlsbad)

 Altezza reale,
    se l’indefessa mia servitù non avesse conosciuto la sua inabile forza e potere di comparire in publico sotto gli sguardi dell’altezza vostra reale, certamente prima d’ora avrebbe compito a quel dovere che per ogni riguardo era obligato adempire, attesa la sopra grande bontà e clemenza con cui si degna onorare ed aggradire li teatrali miei spettacoli, quali fortunati potrò chiamarli, se veranno begnignamente accettati sotto la protezione dell’altezza vostra reale. Pure per non avere la taccia d’ingratitudine alli onori che in oggi ricevo e per dare un vivo attestato delle mie obligazioni, mi prendo l’ardire di presentare ed umiliare soto li begnigni riflesi dell’altezza vostra reale il presente dramma intitolato Il filosofo di campagna e se l’offerta, debole tributo de l’ossequioso mio rispetto e servitù, non fosse di pieno aggradimento, voglio sperare che al solito della sua sovrana grandezza sarà con clemenza accettata e compatita. Per il che, implorando da l’altezza vostra reale il fortunato onore d’essere annumerato fra gli umili ed ossequiosi suoi servitori, con ogni più profondo rispetto mi preggio d’essere dell’altezza vostra reale umilissimo obligatissimo ed ossequiosissimo servitore.
 
    Giuseppe Bustelli impressario