Il filosofo di campagna, Münster, Kördinck, 1764

 SCENA XVIII
 
 LESBINA, poi NARDO e CAPOCHIO notaro, poi DONNA ALCEA
 
 LESBINA
 Oh se sapessi il modo
 di burlar la padrona, far lo vorrei.
1000Basta, m’ingegnerò;
 tutto quel che so far, tutto farò.
 NARDO
 Lesbina eccoci qui; se donna Alcea
 ci ha mandati a chiamar perch’io vi sposi
 lo farò volentieri ma non vorrei
1005che vi nascesse qualche parapiglia,
 qualche imbroglio novel tra serva e figlia.
 LESBINA
 La cosa è accomodata.
 La figliuola sposata
 sarà col cavalier che voi sapete;
1010ed io vostra sarò, se mi volete.
 NARDO
 Donna Alcea dov’è?
 LESBINA
                                       Verrà a momenti.
 Signor notaro intanto
 prepari bello e fatto
 per un paio di nozze il suo contratto.
 CAPOCCHIO
1015Come? Un contratto solo
 per doppie nozze? Oibò.
 Due contratti farò, se piace a lei,
 che non vuo’ dimezzar gl’utili miei.
 LESBINA
 Ma facendone un solo
1020fate più presto e avrete doppia paga.
 CAPOCCHIO
 Quand’è così, questa ragion m’appaga.
 NARDO
 Mi piace questa gente,
 della ragione amica,
 ch’ama il guadagno ed odia la fatica.
 LESBINA
1025Presto dunque, signore.
 Finché vien la padrona
 a scriver principiate.
 CAPOCCHIO
 Bene, principierò;
 ma che ho da far?
 LESBINA
                                    Scrivete, io deterrò.
 CAPOCCHIO
 
1030   In questo giorno, etcaetera
 dell’anno mille, etcaetera
 promettono, si sposano...
 I nomi quali sono?
 I nomi sono quelli...
1035(Oimè vien la padrona).
 
 DONNA ALCEA
 Ehi, Lesbina.
 LESBINA
                            Signora.
 DONNA ALCEA
 Eugenia non ritrovo.
 Sai tu dov’ella sia?
 LESBINA
                                     No certamente.
 DONNA ALCEA
 Tornerò a ricercarla immantinente.
1040Aspettate un momento,
 signor notaro.
 LESBINA
                             Intanto
 lo faccio principiare. Io detto, ei scrive.
 DONNA ALCEA
 Benissimo.
 NARDO
                        La sposa
 non è Lesbina? (A donna Alcea)
 LESBINA
                                Certo.
1045Le spose sono due.
 Una Eugenia si chiama, una Lesbina.
 Con una scritturina
 due matrimoni si faranno, io spero;
 non è vero, padrona?
 DONNA ALCEA
                                         È vero, è vero. (Parte)
 LESBINA
1050Presto signor notaro, via seguitate.
 NARDO
 Terminiamo l’affar.
 CAPOCCHIO
                                       Scrivo, dettare.
 
    In questo giorno, etcaetera
 dell’anno mille, etcaetera
 promettono... si sposano...
1055I nomi quali sono?
 
 LESBINA
 
 I nomi sono questi:
 Eugenia con Rinaldo
 dei conti di Pancaldo.
 
 NARDO
 
 Dei Trottoli Lesbina
1060con Nardo Ricottina.
 
 CAPOCCHIO
 
 Promettono... si sposano...
 La dote qual sarà?
 
 LESBINA
 
    La dote della figlia
 saranno mille scudi.
 
 CAPOCCHIO
 
1065Eugenia mille scudi
 pro dote cum etcaetera.
 
 NARDO
 
 La serva quanto avrà?
 
 LESBINA
 
 Scrivete; della serva
 la dote eccola qua.
 
1070   Due mani assai leste
 che tutto san far.
 
 NARDO
 
 Scrivete; duemilla
 si puon calcolar.
 
 LESBINA
 
    Un occhio modesto,
1075un animo onesto.
 
 NARDO
 
 Scrivete; seimilla
 lo voglio apprezzar.
 
 LESBINA
 
    Scrivete; una lingua
 che sa ben parlar.
 
 NARDO
 
1080Fermate; cassate.
 Tremilla per questo
 ne voglio levar.
 
 CAPOCCHIO
 
    Duemilla, seimilla,
 battuti tremilla,
1085saran cinquemilla...
 ma dite di che...
 
 LESBINA, NARDO A DUE
 
 Contenti ed affetti,
 diletti per me.
 
 A TRE
 
    Ciascuno lo crede,
1090ciascuno lo vede
 che dote di quella
 più bella non v’è.
 
 DONNA ALCEA
 
    Corpo di satanasso!
 Cieli, son disperato!
1095Ah! M’hanno assassinato.
 Arde di sdegno il cor.
 
 LESBINA, NARDO A DUE
 
    Il contratto è bello e fatto.
 
 CAPOCCHIO
 
 Senta, senta, mia signor.
 
 DONNA ALCEA
 
    Dove la figlia è andata?
1100Dove me l’han portata?
 Empio Rinaldo, indegno,
 perfido rapitor.
 
 CAPOCCHIO
 
    Senta, senta, mio signor.
 
 DONNA ALCEA
 
 Sospendete, non sapete?
1105Me l’ha fatta il traditor.
 
 LESBINA
 
    Dov’è Eugenia?
 
 DONNA ALCEA
 
                                   Non lo so.
 
 NARDO
 
 Se n’è ita?
 
 DONNA ALCEA
 
                       Se n’andò!
 
 CAPOCCHIO
 
 Due contratti?
 
 DONNA ALCEA
 
                              Signor no.
 
 CAPOCCHIO
 
    Casso Eugenia cum etcaetera
1110non sapendosi etcaetera
 se sia andata o no etcaetera.
 
 TUTTI
 
    O che caso, oh che avventura!
 Si sospenda la scrittura,
 che da poi si finirà.
 
1115   Se la figlia fu involata,
 a quest’ora è maritata.
 E presente la servente,
 quest’ancor si sposerà.
 
 Fine dell’atto secondo