Il filosofo di campagna, Valletta, Capaci, 1763 (Il filosofo in villa)

 SCENA IV
 
 LENA, che esce di casa, e detto
 
 LENA
 Signor, che cosa avete
 che sulle furie siete?
 Fin là dentro ho sentito
1235che siete malamente inviperito.
 DON TRITEMIO
 Ah! Sono assassinato,
 m’han la figlia involato;
 non la trovo. Non so dov’ella sia.
 LENA
 E non v’è altro?
 DON TRITEMIO
                                Una minchioneria.
 LENA
1240Eugenia vostra figlia
 è in sicuro, signor, ve lo prometto,
 è collo sposo suo nel nostro tetto.
 DON TRITEMIO
 Là dentro?
 LENA
                       Signorsì.
 DON TRITEMIO
 Con lo sposo?
 LENA
                            Con lui.
 DON TRITEMIO
                                             Ma Nardo adunque?
 LENA
1245Nardo mio zio l’ha a caro,
 per ordin suo vo a prender il notaro.
 DON TRITEMIO
 Oh questa sì ch’è bella!
 Nardo, a cui l’ho promessa,
 me l’ha fatta involar, per qual ragione?
1250Sì sì, l’ha fatta da politicone.