Il filosofo di campagna, Dublino, Reilly, 1762 (Il tutore burlato)

 SCENA PRIMA
 
 EUGENIA e RINALDO
 
 A DUE
 
    Siamo amanti sventurati,
 dall’amor abbandonati.
270Né troviamo a tanto affanno
 né soccorso né pietà.
 
 EUGENIA
 Che dite signor Rinaldo
 dell’ingiusto rigor del padre mio?
 RINALDO
 Eugenia il provo anch’io,
275Lesbina egli mi niega per consorte
 ed io senza di lei son presso a morte.
 EUGENIA
 Il mio Leandro ancor fu rigettato,
 quando in isposa al padre mi ha cercato.
 RINALDO
 Dunque che far potremo?
 EUGENIA
                                                  Io non lo so;
280so ben che dal dolore
 non ha pace, né calma, questo core.
 
    Misera a tante pene
 come resisto, oh dio!
 Il crudo affanno mio,
285ah! tollerar non so.