Il filosofo di campagna, Milano, Montano, 1762

 SCENA XVI
 
 LA LENA sola
 
 LENA
 Se fosse in casa mia
 questa signora zia, confesso il vero,
985non vi starei con essa un giorno intero.
 Sprezza la contadina,
 vuol far da cittadina,
 perché nata in città per accidente,
 perché bene sa far l’impertinente.
990Eppur quando ci penso,
 bella vita è la nostra ed onorata!
 Sono alla sorte ingrata,
 allorché mi lamento
 d’uno stato ripien d’ogni contento.
 
995   La pastorella al prato
 col gregge se ne va,
 coll’agnellino a lato
 cantando in libertà.
 
    Se l’innocente amore
1000gradisce il suo pastore,
 la bella pastorella
 contenta ognor sarà. (Parte)