Statira, Venezia, Rossetti, 1742

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA II
 
 STATIRA, poi ARIARATE, ORONTE nascosto nel gabinetto, poi TIMAGENE che ritorna
 
 STATIRA
 Affetti, vi sovenga
 nel cimento imminente
 d’esser reali.
 ARIARATE
                           Eccelsa donna, io reco
495al tuo piede una fronte,
 su cui tu cancellasti
 la nota infame, in essa
 da due crudeli tradimenti impressa.
 STATIRA
 Nel gran cimento io dissi
500ciò che doveasi al vero.
 Il cielo mi destina
 vostra nemica sì ma son regina.
 TIMAGENE
 Dario qui volge, alta regina, i passi. (Poi parte)
 STATIRA
 Ahimè!
 ARIARATE
                  Qui Dario?
 STATIRA
                                         In quella
505segreta stanza, Ariarate, ascondi
 dal protervo german il tuo sembiante.
 ARIARATE
 Ahi con troppo dolor del core amante! (Entra per un’altra porta che guida in altre stanze)