Il filosofo di campagna, Praga, Pruscha, 1762

 Nobilissime dame e cavalieri ornatissimi,
    la bella ed invidiabil sorte dell’universale compatimento riportato dal mio primo dramma giocoso, soltanto per avere in fronte il pregiabilissimo e rispettabilissimo nome dell’eccellenze vostre, mi ha riempiuto di tale e tanta allegrezza e contento che, non sapendo come meglio i sentimenti dell’animo mio rimostrarle, ho creduto cosa ben giusta e doverosa, in ringraziamento almeno di tanta bontà e clemenza, offerirle e presentarle anche il secondo giocoso dramma, sicurissimo che essendo anche questo riguardato come cosa propria dell’eccellenze vostre riporterà la stessa bella sorte del primo. In appreso adunque e sempre, come umilmente supplico l’eccellenze vostre, sia impegno di vostra clemenza proteggere con li miei drammi anche me stesso, perché io sempre più possa gloriarmi di essere dell’eccellenze vostre umilissimo, devotissimo, obligatissimo servitore.
 
    L’impressario