Il filosofo di campagna, Londra, 1762, ms.

 SCENA ULTIMA
 
 LENA, poi DON TRITEMIO infuriato, dopo tutti gli attori
 
 LENA
 Mi sa mille anni. Certo; ho un gran prurito
 d’avere un cittadino per marito.
 TRITEMIO
 (La rabbia mi divora). Olà, ragazza,
 cosa si fa là dentro?
 LENA
1095Finito è l’istrumento;
 si fan due matrimoni.
 Fra gli altri testimoni,
 che sono cinque o sei,
 se comanda venir, sarà ancor lei.
 TRITEMIO
1100Questi sposi quai son?
 LENA
                                            La vostra figlia
 col cavalier Rinaldo.
 TRITEMIO
 Cospetto! Mi vien caldo.
 LENA
 E l’altro, padron mio,
 è la vostra Lesbina con mio zio.
 TRITEMIO
1105Come! Lesbina? Ohimè! Io non lo credo.
 LENA
 Eccogli tutti quattro.
 TRITEMIO
                                        Ahi! Cosa vedo?
 EUGENIA
 
    Ah genitor perdono...
 
 RINALDO
 
 Suocero, per pietà...
 
 LESBINA
 
    Sposa, signor, io sono.
 
 NARDO
 
1110Questa è la verità.
 
 TRITEMIO
 
    Perfidi, scellerati,
 vi siete accomodati?
 Senza la sposa mesto,
 senza la figlia resto;
1115che bella carità!
 
 LENA
 
    Quando di star vi preme
 con una sposa insieme,
 ecco, per voi son qua.
 
 TRITEMIO
 
    Per far dispetto a lei,
1120per disperar colei,
 Lena mi sposerà.
 
 TUTTI
 
    Sia per diletto,
 sia per dispetto,
 amore al core
1125piacer darà.
 
 
 Fine