Statira, Venezia, Rossetti, 1742

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XII
 
 DARIO, poi ARIARATE
 
 DARIO
305E tale dunque io regno? Un vuoto nome
 di re, della corona il solo peso
 forman la mia grandezza?
 Regnisi e pera... Chi! Sì, sì, Artaserse.
 Un pensier di grandezza
310vinca del sangue mio l’arduo contrasto.
 Tace natura ove favella il fasto.
 Giugne Ariarate. A’ miei disegni ei serva;
 senz’esso perirebbe il mio pensiero.
 Ariarate.
 ARIARATE
                    Mio re.
 DARIO
                                    Pria che altro io dica
315giura su quanto ha di più grande il cielo
 di custodir geloso
 l’arcano ch’io ti svelo, onde sicuro
 sia di tua fede.
 ARIARATE
                              Agli alti numi il giuro.
 DARIO
 Or senti. Ambi perduti
320ci vuole Aspasia. È questi
 il prezzo, onde Artaserse
 dee mercar le sue nozze;
 s’ella concepe un figlio,
 il vuol senza rivali erede al regno.
325Destinata ei la finge
 ministra a Febo e intanto a noi destina
 ferro e velen che spegna
 i timori d’Aspasia.
 Siam perduti, Ariarate,
330se non previen la nostra spada un padre,
 carnefice de’ figli;
 ma il nostro cuor non ci abbandona ancora,
 viviam entrambi ed Artaserse mora.
 STATIRA
 Numi eterni che ascolto! (Sopra la parte pensile del giardino)
 ARIARATE
                                                Ah sire, io sento
335d’orror gelarmi entro le vene il sangue.
 Un bugiardo timor forse ti parla;
 e quando vero ancora
 fosse l’atro disegno in Artaserse,
 il nostro sangue è suo.
 STATIRA
                                           Bella virtude! (A parte)
 DARIO
340Tanta viltà? Ariarate,
 sovengati ch’io porto
 scettro in man, serto al crine e spada al fianco.
 Doppo averti svelato il grande arcano
 sopraviver non devi
345nemico al desir mio; scegli tua sorte,
 o l’amor del german o la tua morte.
 ARIARATE
 Un amor io rifiuto,
 il di cui prezzo è un parricidio. Io stendo
 il collo al colpo e intrepido l’attendo.
 DARIO
350Dunque, se di tua vita amor non senti,
 mori codardo. (Snuda la spada per uccider Ariarate)
 STATIRA
                              Ahimè. (A parte)