Il filosofo di campagna, Londra, 1762, ms.

 SCENA V
 
 LENA CAPOCCHIO
 
 LENA
 Per mezzo di Capocchio, in men d’un giorno,
 Certo; la commission non è [illeggibile]
 secondo il genio mio spero un marito,
 ma mi farò pagar. Io son Capocchio;
 perché se troppo in casa me ne resto
 io le ho parlato chiaro;
980col zio, che poco pensa alla nipote,
 io son pronto a servirvi, ma... denaro.
 perdo e consumo invan la miglior dote.
 Questo vuol dire aver molto studiato
 
    Ogni anno passa un anno,
 e saper ragionar da letterato.
 l’età non torna più;
    Io sono un libro aperto,
 passar la gioventù
 di tutto so parlar.
985io non vorrei così,
 Un logico più esperto
 ci penso notte e dì.
 non v’è nel disputar.
 
    Vorrei un giovinetto
    So dir nego maiorem,
 civile, graziosetto,
 so dir probo minorem,
 che non dicesse un no,
 retorqueo, distinguo, concedo;
990quando io gli chiedo un sì. (Entra in casa)
 e a forza d’argomenti
 io voglio aver ragion.