Il filosofo di campagna, Venezia, Valvasense, 1761 (La serva astuta o sia Il filosofo in campagna)

 SCENA VII
 
 FIORILLO e detti, poi LESBINA
 
 NARDO
 Che volete voi qui?
 FIORILLO
                                      Con tua licenza,
 alla sposa vorrei far riverenza.
 DON TRITEMIO
 Ora la chiamerò.
 NARDO
230Concludiamo le nozze.
 DON TRITEMIO
                                           Io presto fo. (Parte, poi torna)
 FIORILLO
 Signor zio, com’è bella?
 NARDO
 La vedrai, è una stella.
 FIORILLO
 È galante e graziosa?
 NARDO
 È galante, è gentile ed amorosa.
 FIORILLO
235Mi vorrà ben?
 NARDO
                             Si vede
 da un certo non so che
 che l’ha la madre sua fatta per me.
 Appena ci siam visti,
 un incognito amor di simpatia
240ha messo i nostri cuori in allegria.
 
    Son pien di giubilo,
 ridente ho l’animo,
 nel sen mi palpita
 brillante il cor.
 
 FIORILLO
 
245   Il vostro giubilo
 nelle mie viscere
 risveglia ed agita
 novello amor.
 
 LESBINA
 
    Sposino amabile,
250per voi son misera,
 mi sento mordere
 dal dio d’amor.
 
 NARDO
 
    Vieni al mio seno,
 sposina amabile.
 
 FIORILLO
 
255Signora zia,
 a voi m’inchino.
 
 A TRE
 
 Dolce destino,
 felice amor.
 
 LESBINA
 
    Parto, parto, è il genitore.
 
 NARDO
 
260Perché partir?
 
 LESBINA
 
                              Il mio rossore
 non mi lascia restar qui. (Parte, poi torna)
 
 NARDO
 
    Vergognosetta
 la poveretta
 se ne fuggì.
 
 FIORILLO
 
265   Se fossi in lei
 non fuggirei
 chi mi ferì.
 
 DON TRITEMIO
 
    La ricerco o non la trovo,
 oh che smania in sen io provo!
270Dove diavolo sarà?
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
 Ah ah ah ah. (Ridono)
 
 DON TRITEMIO
 
    L’ho cercata su e giù;
 l’ho cercata qua e là.
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
 Ah ah ah ah. (Ridono)
 
 DON TRITEMIO
 
275Voi ridete come va.
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
 Fino adesso è stata qua.
 
 DON TRITEMIO
 
 Dov’è andata?
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
                             È andata là.
 
 DON TRITEMIO
 
 Dove? Dove?
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
                            Là.
 
 DON TRITEMIO
 
 Quando è là, la troverò
280e con me la condurrò. (Parte, poi torna)
 
 NARDO
 
    Superare il genitore
 potrà ben il tuo rossore.
 
 FIORILLO
 
 Non è tanto vergognoso
 il suo cuore con lo sposo.
 
 A DUE
 
285Si confonde nel suo petto
 il rispetto con l’amor.
 
 LESBINA
 
    Presto presto, sposo bello,
 via porgetemi l’anello,
 che la sposa allor sarò.
 
 FIORILLO
 
290Questa cosa far si può.
 
 NARDO
 
 Eccol qui che pronto io l’ho.
 
 LESBINA
 
    Torna il padre, vado via.
 
 NARDO
 
 Ma perché tal ritrosia?
 
 LESBINA
 
 Il motivo non lo so.
 
 FIORILLO
 
295Dallo sposo non fuggite.
 
 LESBINA
 
 Compatite, tornerò. (Parte)
 
 A DUE
 
    Caso raro, caso bello,
 una sposa coll’anello
 ha rossor del genitor.
 
 DON TRITEMIO
 
300   Non la trovo.
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
                              Ah ah ah.
 
 DON TRITEMIO
 
 Voi ridete?
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
                        È stata qua.
 
 FIORILLO
 
 Collo sposo ha favellato.
 
 NARDO
 
 E l’anello già l’ho dato.
 
 DON TRITEMIO
 
 Alla figlia...
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
                        Signorsì.
 
 DON TRITEMIO
 
305Alla sposa!
 
 FIORILLO, NARDO A DUE
 
                       Messersì.
 
 A TRE
 
 Quel ch’è fatto fatto sia;
 stiamo dunque in allegria,
 che la sposa vergognosa
 alla fin si cangerà.
310E l’amore nel suo core
 con piacer trionferà.
 
 Fine della prima parte