Tigrane, Venezia, Rossetti, 1741

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VI
 
 ORONTE e detti
 
 Oronte
830Signor, libero alfin da mie ritorte
 io vengo a te.
 Apamia
                           Che veggio!
 Chi da’ lacci ti sciolse? (Sovraggiunge Cleopatra che sente in disparte)
 Oronte
                                             Il tuo nemico.
 Mitridate
 Tigrane adunque in libertà ti pose?
 Oronte
 Vincitor generoso
835slegommi il piè; ma incatenommi il core.
 Mitridate
 Indegno possessore
 della mia figlia più il rival non teme.