Il filosofo di campagna, Reggio, Davolio, 1760

 SCENA XIII
 
 NARDO, poi LESBINA
 
 NARDO
860Pazzo sarei da vero,
 se a costo d’una lite,
 se a costo di temere anche la morte
 procurar mi volessi una consorte.
 Amo la vita assai;
865fuggo se posso i guai;
 bramo sempre la pace in casa mia;
 e non intendo altra filosofia.
 LESBINA
 Sposo, ben obbligata,
 mi avete regalata;
870anch’io, quando potrò,
 qualche cosetta vi regalerò.
 NARDO
 No no, figliuola cara,
 dispensatemi pur da tal finezza,
 quando ho un poco di bene mi consolo;
875ma quel poco di ben lo voglio solo.
 LESBINA
 Che dite? Io non v’intendo.
 NARDO
                                                    Chiaramente
 dunque mi spiegherò;
 siete impegnata, il so, con altro amico
 e a me di voi non me ne importa un fico.
 LESBINA
880V’ingannate, lo giuro; e chi è codesto
 con cui da me si crede
 impegnata la fede?
 NARDO
                                      È un forestiero
 che mi par cavaliero,
 giovine, risoluto, ardito e caldo.
 LESBINA
885(Ora intendo il mister; sarà Rinaldo).
 Credetemi, v’inganna.
 Vostra sono, il sarò, ve l’assicuro.
 A tutti i numi il giuro;
 non ho ad alcuno l’amor mio promesso;
890son ragazza e ad amar principio adesso.
 NARDO
 Eppure in questo loco,
 tutto amor, tutto foco,
 sostenne il cavaliero
 che voi siete sua sposa.
 LESBINA
                                             Ah non è vero;
895di mendace e infedel non vuo’ la taccia;
 lo sosterrò di tutto il mondo in faccia.
 Qualche error vi sarà, ve lo protesto.
 Tenero core onesto
 per voi serbo nel petto;
900ardo solo per voi di puro affetto.
 NARDO
 (Impossibile par ch’ella m’inganni).
 LESBINA
 Tenera sono d’anni
 ma ho cervello che basta e so ben io
 che divider amor non può il cuor mio.
905Voi siete il mio sposino
 e se amico destino a voi mi dona,
 anche un re lascierei colla corona.
 NARDO
 S’ella fosse così...
 LESBINA
                                  Così è purtroppo;
 ma voi siete pentito
910d’essere mio marito;
 qualch’altra donna amate
 e per questo, crudel, mi discacciate.
 NARDO
 No, ben mio, no, carina.
 Siete la mia sposina; e se colui
915o s’inganna, o m’inganna o fu ingannato
 dell’inganno sarà disingannato.
 LESBINA
 Dunque mi amate?
 NARDO
                                       Sì, v’amo di core.
 LESBINA
 Siete l’iddolo mio.
 NARDO
                                    Siete il mio amore.