Il filosofo di campagna, Vienna, Ghelen, [1759]

 SCENA V
 
 NARDO, poi LESBINA
 
 NARDO
830Nato son contadino,
 non ho studiato niente;
 ma però colla mente
 talor filosofando a discrezione
 trovo di molte cose la ragione
835e vedo chiaramente
 che interesse, superbia, invidia e amore
 hanno la fonte lor nel nostro core.
 LESBINA
 Ma cappari! Si vede,
 affé, che mi volete poco bene.
840Nel giardino v’aspetto e non si viene.
 NARDO
 Un affar di premura
 m’ha trattenuto un poco,
 concludiam, se volete, in questo loco.
 LESBINA
 Il notaro dov’è?
 NARDO
                                Là dentro. Ei scrive
845il solito contratto
 e si faranno i due sponsali a un tratto.
 LESBINA
 Ma s’Eugenia fuggì...
 NARDO
                                         Fu ritrovata.
 Là dentro è ricovrata
 e si fa con Rinaldo l’istrumento.
 LESBINA
850Don Tritemio che dice?
 NARDO
                                              Egli è contento.
 LESBINA
 Dunque, quando è così, facciamo presto.
 Andiam caro sposino.
 NARDO
 Aspettate, Lesbina, anche un pochino.
 LESBINA
 (Non vorrei che venisse...)
 NARDO
                                                   A me badate,
855prima che mia voi siate,
 a voi vuo’ render note
 alcune condizion sopra la dote.
 LESBINA
 Ho inteso il genio vostro.
 Non vi sarà pericolo
860che vi voglia spiacer neanche d’un piccolo.
 NARDO
 Quando è così mia cara
 porgetemi la mano.
 LESBINA
                                       Eccola pronta.
 NARDO
 Del nostro matrimonio
 invochiamo Cupido in testimonio.
 LESBINA
 
865   Lieti canori augelli
 che tenerelli amate,
 deh testimon voi siate
 del mio sincero amor.
 
 NARDO
 
    Alberi, piante e fiori
870i vostri ascosi ardori
 insegnino a due sposi
 il naturale amor.
 
 LESBINA
 
    Par che l’augel risponda:
 «Ama la sposa ognor».
 
 NARDO
 
875   Dice la terra e l’onda:
 «Ama lo sposo ancor».
 
 LESBINA
 
    La rondinella
 vezzosa e bella
 solo il compagno
880cercando va.
 
 NARDO
 
    L’olmo e la vite,
 due piante unite
 ai sposi insegnano
 la fedeltà.
 
 LESBINA
 
885   Io son la rondinella
 ed il rondon tu sei.
 
 NARDO
 
 Tu sei la vite bella,
 io l’olmo esser vorrei.
 
 LESBINA
 
    Rondone fido
890nel caro nido
 vieni, t’aspetto.
 
 NARDO
 
 Prendimi stretto
 vite amorosa,
 diletta sposa.
 
 A DUE
 
895   Soave amore,
 felice ardore,
 alma del mondo,
 vita del cor.
 
    No, non si trova,
900no, non si prova
 più bella pace,
 più caro ardor. (Partono ed entrano nella casa)