Il filosofo di campagna, Vienna, Ghelen, [1759]

 SCENA VIII
 
 Dette
 
 LENA
 Mio zio, ricco sfondato
 non si puole scordar che vile è nato.
 LESBINA
 Signora, mi rincresce
565ch’ella sarà nipote
 d’una senza natali e senza dote.
 LENA
 Certo che il zio poteva
 maritarsi con meglio proprietà.
 LESBINA
 Che nella nobiltà
570resti pregiudicato
 certamente è un peccato. Imparentarmi
 arrossire dovrei
 con una contadina come lei.
 LENA
 Son contadina, è vero;
575ma d’accasarmi spero
 con un uomo civil, poi che del pari
 talor di nobiltà vanno i denari.
 LESBINA
 Udita ho una novella
 d’un somar che solea
580con pelle di leone andar coperto
 ma poi dal suo ragghiar l’hanno scoperto.
 Così voi vi coprite
 talor con i denari
 ma siete nel parlar sempre somari.