Il filosofo di campagna, Bruxelles, 1759 (Il tutore burlato)

 SCENA PRIMA
 
 LESBINA e RINALDO
 
 LESBINA
 Deh se mi amate, o caro,
 ite lontan da queste soglie. Oh dio!
265Temo che ci sorprenda il tutor mio.
 RINALDO
 Il suo rigor troppo vi vuole oppressa.
 Deh! Pensate a voi stessa.
 LESBINA
 Se il mio cor vi dono, per or vi basti.
 RINALDO
 Gradisco il vostro cor ma della mano...
 LESBINA
270Non più; spero in breve esser tua consorte
 e conseguire alfin sì bella sorte.
 
    Perdon ti chiedo o caro
 del troppo mio rigor.
 
    Il tuo rival Tritemio
275fu causa del timor.
 
    L’idolo mio tu sei,
 tuo sol è questo cor.
 
    E se talora fingo,
 non dubitar di me,
280che in premio di tua fé
 spero godrai un dì
 i frutti dell’amor.
 
    Di renderti contento
 fu solo il mio pensier
285e del tuo fier tormento
 perdon ti chiede il cor.
 
    Di tutti i veri amanti
 gl’ardori insieme uniti
 no che non son bastanti
290a trapassar la fiamma
 che per te solo o caro
 racchiudo nel mio cor.