Il filosofo di campagna, Presburgo, Landerer, 1759

 SCENA V
 
 RINALDO
 
 RINALDO
 Sciocca ragione indegna
 d’anima vil dell’onestà nemica;
 ma non vuo’ che si dica
145ch’io soffra un tale insulto,
 ch’io debba andar villanamente inulto.
 O Eugenia sarà mia
 o tu padre inumano
 ti pentirai del tuo costume insano.
 
150   Sol può dir come si trova
 un amante in questo stato
 qualche amante sfortunato
 che lo prova al par di me.
 
    Un tormento è quel ch’io sento
155più crudel d’ogni tormento.
 È un tormento disperato
 che soffribile non è.