Il filosofo di campagna, Presburgo, Landerer, 1759

 Eccellenza,
    il generoso gradimento col quale l’eccellenza vostra si è compiacciuto accogliere la dedicazione di questa mia giocosa opera dà a me coraggio di ossequiosamente presentargliela, in attestato dell’infinite mie obligazioni incontrate con l’eccellenza vostra per li altretanti ricevuti favori.
    Resto però confuso in produrmi innanzi ad un cavaliere di alto rango, di virtù e merito sublime qual è vostra eccellenza con un sì tenue tributo del mio profondissimo osequio; ma il riflesso appunto di essere tale e incoraggisce e lusinga che la grandezza del magnanimo bel core dell’eccellenza vostra non potrà riffiutare questa umile mia offerta. Qualunque ella si sia, sempreché venga condecorata con l’alta sua protezione e presenza, la renderà più vaga, splendida e bella.
    Non isdegni dunque di graziosamente accoglierla e gradirla, mentre ambizioso di riportarne il benignissimo compatimento, con il più profondo del mio rispetto mi glorio di essere di vostra eccellenza umilissimo, devotissimo, obsequiosissimo servidore.
 
    Angielo Mingotti l’impressario