Il filosofo di campagna, Barcellona, Campins, [1758]

 SCENA VI
 
 DON TRITEMIO, poi NARDO
 
 TRITEMIO
1280Oh questa sì ch’è bella,
 Nardo, a cui l’ho promessa,
 me l’ha fatta involar? Per qual ragion.
 Sì sì, l’ha fatta da politicone.
 Eugenia non voleva...
1285Rinaldo pretendeva...
 Ei l’ha menata via.
 Anche questa sarà filosofia.
 NARDO
 Io creppo dalle risa.
 Oh che caso ridicolo e giocondo!
1290Oh che gabbia de pazzi è questo mondo!
 TRITEMIO
 (Eccolo qui l’amico). (Vedendo Nardo)
 NARDO
                                         (Ecco il buon padre).
 TRITEMIO
 Galantuomo, che fa la figlia mia?
 NARDO
 Bene, al comando di vossignoria.
 TRITEMIO
 Rapirmela mi pare
1295una bella insolenza.
 NARDO
 La cosa è fatta e vi vorrà pazienza.
 TRITEMIO
 E lei, quella sfacciata,
 cosa dice di me.
 NARDO
                                Non dice niente.
 TRITEMIO
 Non teme il padre?
 NARDO
                                      Non l’ha neanco in mente.
 TRITEMIO
1300Basta, chi ha fatto il male
 farà la penitenza.
 Dote non ne darò certo, certissimo.
 NARDO
 Sì sì, fate benissimo.
 Stimo que’ genitori,
1305cui profittan dei figli anco gli errori.
 TRITEMIO
 Dov’è? La vuo’ veder.
 NARDO
                                          Per ora no.
 TRITEMIO
 Eh lasciatemi andar...
 NARDO
                                           Ma non si può.
 TRITEMIO
 La volete tener sempre serrata?
 NARDO
 Sì, finch’è sposata.
 TRITEMIO
1310Questa è una mala azion che voi mi fate.
 NARDO
 No, caro amico, non vi riscaldate.
 TRITEMIO
 Mi riscaldo, perché
 si poteva con me meglio trattare.
 Se l’aveva promessa,
1315lo sposo aveva le ragioni sue.
 NARDO
 I sposi erano due;
 v’erano dei contrasti, onde per questo
 quel che aveva più amor fatto ha più presto.
 TRITEMIO
 Io l’ho promessa a voi.
 NARDO
1320Ma lei voleva il suo Rinaldo amato.
 TRITEMIO
 Ma questo...
 NARDO
                          Orsù quello ch’è stato è stato.
 TRITEMIO
 È ver; non vuo’ impazzire;
 l’ho trovata alla fine e ciò mi basta.
 Doppo il fatto si loda.
1325Chi l’ha avuta l’ha avuta e se la goda.
 
    Da me non speri
 d’aver un soldo,
 se il manigoldo
 vedessi lì.
 
1330   Se se n’è andata,
 se si è sposata,
 da me non venga,
 non verrò qui.
 
    Chi ha avuto ha avuto;
1335chi ha fatto ha fatto,
 non son sì matto,
 non vuo’ gettare,
 non vuo’ dotare
 la figlia ardita
1340che se n’è gita
 da me così. (Parte)