Il filosofo di campagna, Barcellona, Campins, [1758]

 SCENA XI
 
 EUGENIA e DON TRITEMIO
 
 TRITEMIO
 Dunque giacché lo sai tel dico anch’io;
 è questi il pensier mio
 doppoché tu sarai fatta la sposa,
770anch’io mi sposerò questa fanciulla.
 Piangi? Sospiri? E non rispondi nulla?
 Son stanco di soffrirti.
 Oggi darai la man. S’ha da finire.
 Se sei pazza, non vuo’ teco impazzire. (Parte)
 EUGENIA
775Pazza a ragion mi chiama
 il genitor crudele,
 se in faccia al mio fedele, al mio diletto,
 ho tradito l’affetto,
 per celar follemente in sen l’arcano,
780ed or mi lagno ed or sospiro invano.
 
    Va crescendo qual face agitata
 nel mio core la barbara pena
 no non ha pace quest’alma turbata
 nell’affanno che pace non ha.
 
785   Ma crudele più d’ogni tormento
 è ’l tacer e soffrire penando,
 ne lo dirle morire mi sento,
 quest’è il duolo che pena mi dà.