Il filosofo di campagna, Firenze, Paperini, 1758 (Pistoia)

 SCENA XVI
 
 LA LENA sola
 
 LA LENA
990Se fosse in casa mia
 questa signora zia, confesso il vero
 non vi starei con essa un giorno intiero.
 Sprezza la contadina,
 vuol far da cittadina,
995perché nata in città per accidente,
 perché bene sa far l’impertinente.
 Eppur quando ci penso,
 bella vita è la nostra ed onorata!
 Sono alla sorte ingrata,
1000allorché mi lamento
 d’uno stato ripien d’ogni contento.
 
    La pastorella al prato
 col gregge se ne va,
 coll’agnelline allato
1005cantando in libertà.
 
    Se l’innocente amore
 gradisce il suo pastore,
 la bella pastorella
 contenta ognor sarà. (Parte)