Statira, Venezia, Pitteri, 1756

 SCENA II
 
 ARTABANO solo
 
 Artabano
 Per meritar non basta
 di Rosane l’amor costanza e fede.
460Vuol vendetta, vuol sangue; ah nel mio petto
 tanta forza ha il voler di quell’ingrata
 che un suo vezzo, un suo sguardo, una parola
 mi anima, mi seduce e mi consola.
 
    Di quel labbro un solo accento,
465di quel ciglio un guardo solo
 è bastante il rio tormento
 di quest’alma a consolar.
 
    E vedrà se dell’amore
 a me son le leggi ignote,
470se capace è il mio valore
 i suoi torti a vendicar. (Parte)