La calamita de’ cuori, Venezia, Fenzo, 1753

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 ALBINA e BELINDA
 
 Albina
45Udiste? (A Belinda)
 Belinda
                   Sì, purtroppo.
 Albina
 Questa ignota straniera
 è l’idolo de’ cuori.
 Belinda
                                   Ella ha saputo
 con arte e con lusinghe
 accendere, incantar l’isola tutta;
50ella sola è la bella, ogn’altra è brutta.
 Albina
 E Armidoro, che tanto
 mi amò fido e costante,
 della straniera è divenuto amante.
 Belinda
 E il traditor Saracca,
55ch’era il più fido degli amanti miei,
 mi lascia e m’abbandona per colei.
 Albina
 Noi soffriremo il torto
 senza farne vendetta?
 Belinda
 Di noi quella fraschetta
60riderà impunemente?
 Albina
                                            Il nostro sdegno
 ecciti a vendicarsi
 tant’altre, come noi, femine offese.
 Belinda
 Rivoltiam contro lei tutto il paese.
 Io farò la mia parte;
65e s’altr’armi non ho che mi distingua,
 posso vantarmi che sto ben di lingua.
 
    Questa del sesso nostro
 arma che morde e pugne,
 come nel gatto l’ugne,
70come nel cane i denti,
 pose natura in me.
 
    Con chi levar mi tenta
 il bocconcin gustoso,
 cane sarò rabioso,
75gatto di furia pieno;
 e compassion non v’è. (Parte)