Le pescatrici, Venezia, Bettinelli, 1752

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 LINDORO con seguito di compagni in barca deliziosa s’accosta al lido e tutti scendono accompagnati da allegro concerto
 
 Lindoro
 Amico, è a noi permesso
 franchi posar su queste arene il piede?
 Mastricco
215Signor, la nostra fede
 a tutti è manifesta;
 da noi soccorso ai passagger si presta.
 Lindoro
 A caso qui non giungo
 e forse il venir mio,
220se mi seconda il fato,
 renderà in sì bel giorno alcun beato.
 Mastricco
 Signor, poss’io saper?...
 Lindoro
                                              No; ragunate
 pescator, pescatrici, uomini e donne;
 voglio a tutti parlare. A tutti in faccia
225io scoprirò un arcano;
 e spero ben di non scoprirlo invano.
 Mastricco
 Questi peli canuti e questa barba
 fede da voi non merta?
 Lindoro
                                             Sospendete
 il curioso desio. Quanto più presto
230fia il popol ragunato,
 sarà l’arcano mio tosto svelato.
 Mastricco
 Vado. In brevi momenti
 noi uniti vedrete, ove si chiude
 cinta d’alberi folti ombrosa valle.
235Siam pochi abitator di queste arene.
 Poca pena ad unirli
 spero mi costerà. Ma reso ancora
 sollecito sarò più dell’usato,
 dalla curiosità spinto e spronato.
 
240   Compatite la vecchiezza;
 noi torniam come i bambini.
 Siam curiosi di vedere;
 siam bramosi di sapere,
 per esempio, cosa è stato?
245Chi è venuto? Chi è tornato?
 Cosa ha fatto? Cosa ha detto?
 E si va di tetto in tetto
 gli altrui fatti a ricercar. (Parte)