Il conte Caramella, Venezia, Bettinelli, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 Il CONTE CARAMELLA e detti
 
 il Conte
                                         Olà fermate (S’oppone a Dorina)
 o vi faccio restar dure incantate.
 Contessa
 Olà, dite, chi siete?
585Da me che pretendete?
 il Conte
                                             Ad avvisarvi
 vengo per vostro ben che non crediate
 al marchese impostor, che non è vero
 che preda sia di morte
 il conte e capitan, vostro consorte.
 Dorina
590Cosa sapete voi? Purtroppo è vero
 che il povero padrone se n’è andato,
 così pure anche voi foste crepato.
 il Conte
 Madama io mi esibisco,
 chiunque sia questo spirto,
595tosto di qui scacciarlo
 e all’inferno di trotto rimandarlo.
 Dorina
 Il mio caro barbetta,
 andate voi, che il diavolo vi aspetta.
 il Conte
 Se dar piacere al diavolo vi preme,
600andiamo tosto a ritrovarlo assieme.
 la Contessa
 Badate a me. Chi siete
 che i casi miei sapete?
 il Conte
 Un negromante io sono
 che indovinar sicuro
605sa il presente, il passato ed il futuro.
 Dorina
 Egl’è di quella razza
 che gabba il mondo, astrolicando in piazza.
 il Conte
 Orsù perché crediate
 ch’esser possa il futuro a me svelato
610qualche cosa dirovvi del passato.
 
    Pria d’essere sposata,
 il conte capitano
 vi prese per la mano una mattina.
 
    Fuggiste modestina,
615vi vergognaste un poco
 ma vi ridusse in loco solitario.
 
    Diceste: «Temerario,
 andate via di qui»,
 movendo in dir così la bocca al riso.
 
620   Ed ei con un sorriso
 amante pronto e scaltro...
 
 Contessa
 Basta così, non voglio sentir altro.
 Dorina
 (Come è venuta rossa). (Da sé)
 Contessa
 (Io non so come ei possa
625queste cose sapere per minuto). (Da sé)
 Dorina
 (Questo brutto barbone è molto astuto). (Da sé)
 il Conte
 E ben, vi contentate
 che contro questo spirto
 usi il poter sovrano?
 Dorina
630Non gli badate, ch’egli è un ciarlatano.
 il Conte
 Io sono un ciarlatano? Sfacciatella,
 io ti farò cambiar sensi e favella.
 
    Rammenta quella borsa
 che tu dal conte avesti
635allora che facesti la mezzana.
 
    E cosa non è strana,
 se tu procuri adesso
 di fare ancor lo stesso col marchese.
 
    Il tutto mi è palese
640e so che un regaletto...
 
 Dorina
 Basta così... (Che tu sia maledetto). (Da sé)
 Contessa
 Amico, se fia vero
 che abbiate la virtù che voi vantate
 lo spirito svelate
645che mi turba, m’inquieta e mi circonda;
 fate ch’egli risponda ai detti vostri;
 ed il vero per voi chiaro si mostri.
 
    Ombra incerta che intorno t’aggiri,
 non turbarmi la quiete, il riposo,
650se sei quella del dolce mio sposo,
 torna in pace gl’Elisi a goder.
 
    Abbastanza coi caldi sospiri
 ho compianta l’ingrata tua morte,
 rassegnarsi convien alla sorte
655e de’ numi all’eterno voler.