Il conte Caramella, Venezia, Bettinelli, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 La CONTESSA, poi DORINDA
 
 Contessa
 Ah, ch’io d’errar pavento e non ho core
 d’abbandonarmi a nuovi affetti in preda;
570par ch’estinto il consorte ancor non creda.
 Dorina
 Signora, un peregrino,
 insolente, sfacciato
 vuole a forza passar.
 Contessa
                                        Da dove viene?
 Dorina
 Nol so ma è tanto brutto
575che i vermini mi ha mosso;
 e mi ha fatto tremar dalla paura
 perché son delicata di natura.
 Contessa
 Non lo voglio ascoltare.
 Dorina
                                            Eccolo, eccolo.
 Oimè con quella barba ei sembra l’orco;
580badate ben non si trasformi in porco.
 Contessa
 Chiudi, chiudi la stanza.
 Dorina
 Se posso gliela ficco. (Vuol chiudere l’uscio)