La mascherata, Venezia, Fenzo, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA XII
 
 BELTRAME, poi VITTORIA, poi LUCREZIA, poi MENICHINO, poi LEANDRO, mascherati in dominò
 
 Beltrame
 Oh grand’amor è quello della moglie.
 In mezzo a mille doglie,
 in mezzo a mille affanni,
1100doppo tanti e tant’anni,
 se la cara consorte piange e prega,
 un uomo di buon cor nulla a lei nega.
 Io l’amo, io l’amo tanto
 che in virtù del suo pianto,
1105benché cosa mi chieda un poco dura,
 d’ottener quel che vuol da me è sicura.
 Ma di già m’è sparita,
 dove mai sarà ita?
 Per non vederla a piangere e creppare,
1110convien dov’ella vuol lasciarla andare.
 
    Vada pur, non so che dire;
 per non vederla morire,
 starò cheto e soffrirò. (Viene Vittoria mascherata in dominò, la quale accompagnando coi gesti il suono dell’orchestra mostra essere inamorata di Beltrame)
 
    Mascheretta, non v’intendo
1115ma dai cenni ben comprendo
 che il mio bel v’innamorò. (Viene Lucrezia dall’altra parte mascherata come Vittoria e con cenni simili fa lo stesso)
 
    Mascheretta, siete amante
 ancor voi del mio sembiante?
 Tutte due vi servirò. (Leandro e Menichino mascherati al suono dell’orchestra vengono verso Beltrame)
 
1120   Miei signori, a voi m’inchino. (Leandro e Menichino fanno cenni coi quali lusingano Beltrame)
 Batterete l’accialino?
 Obligato vi sarò.
 
    Mascherine, mie carine,
 tutte due vi servirò. (Tutti si levano la maschera e ridono e Beltrame resta attonito)
 
 a quattro
 
1125   Signor Beltrame caro,
 saran le grazie sue
 gradite a tutte due;
 che cosa vuol di più?
 
 Beltrame
 
    Signori... moglie mia...
1130bondì a vusignoria...
 Un scherzo questo fu.
 
 Vittoria
 
    Ma voi m’avete detto
 che siete amante mio.
 
 Beltrame
 
 È stato uno scherzetto.
 
 Lucrezia
 
1135Gelosa non son io.
 
 Leandro, Menichino a due
 
 Vittoria servirete.
 
 Beltrame
 
 Sì sì, la servirò.
 
 a quattro
 
    Ma come poi farete?
 
 Beltrame
 
 Farò come saprò.
 
 Vittoria
 
1140   Qua la mano.
 
 Beltrame
 
                               Eccola qui.
 
 Lucrezia
 
 Alto il braccio.
 
 Beltrame
 
                             Eccolo lì.
 
 Leandro
 
 Riverenza.
 
 Beltrame
 
                       Signorsì.
 
 Menichino
 
 Piè in cadenza.
 
 Beltrame
 
                               Va così?
 
 a quattro
 
    Riverenza; piè in cadenza;
1145alto il braccio; qua la mano.
 
 Beltrame
 
 Ehi fermate, piano piano,
 mi volete sgangherar.
 
 a cinque
 
    Bel piacere, bel godere
 senza male sospettar.
 
1150   Quando il core balza in petto,
 il diletto fa ballar.
 
 Fine dell’atto secondo