La mascherata, Venezia, Fenzo, 1751

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 VITTORIA, poi MENICHINO
 
 Vittoria
 Aurelia è una regazza
 d’indole buona e piena d’onestà;
425ma l’uso e il praticar la guasterà.
 Avrà un marito allegro
 e i mariti a cui piace l’allegria
 lascian andar le mogli in compagnia.
 Silvio mi fa finezze
430e non so dir perché.
 Sembra acceso di me;
 ma questo non vorrei;
 chi ama due donne puol amarne sei.
 Ecco il mio Menichino;
435questo m’ama davvero
 e con questo ho speranza
 di terminar la dura vedovanza.
 Menichino
 
    La bella vedovina
 m’ha fatto male qui. (Accena il core)
440E la mia medicina,
 carina, eccola lì. (Accenna il volto di Vittoria)
 
 Vittoria
 Dove avete imparato
 questa bella canzone?
 Menichino
 L’ho fatta a scola invece di lezione.
 Vittoria
445Dunque avete gran male?
 Menichino
                                                  Male assai.
 Vittoria
 Ed io da che restai senza marito
 ho perduto perfino l’appetito.
 Menichino
 E a me cara rincresce,
 ch’ardo d’amore e l’appetito cresce.
 Vittoria
450Orsù ne parleremo.
 Menichino
 Le cose fra di noi aggiusteremo.
 Vittoria
 Oggi verrete meco
 voi pure nella nostra mascherata.
 Menichino
 Verrò, se voi volete.
 Vittoria
455E vi provederete
 d’un abito gaioso,
 fatto con bizzaria,
 che possa star cogli altri in compagnia.
 Menichino
 Un abito gaioso?
460Dove l’ho da trovar?
 Vittoria
                                        Lo troverete,
 come tant’altri fanno,
 da quei che a nolo li vestiti danno.
 Menichino
 Ma io per verità
 ho una difficoltà.
 Vittoria
                                  Che dubbio avete?
 Menichino
465Non so se m’intendete.
 A dirlo mi vergogno.
 Vittoria
                                        Via parlate,
 caro il mio Menichino.
 Menichino
 Per l’abito pagar non ho un quattrino.
 Vittoria
 Oh povero ragazzo! Non importa,
470tenete due zecchini;
 fate quel che bisogna.
 Menichino
 Son confuso fra il gusto e la vergogna.
 Vittoria
 Mi vorrete poi bene?
 Menichino
                                         Assai, assai.
 Vittoria
 Mi sarete infedele?
 Menichino
                                      Oh questo mai.
 Vittoria
475Menghino, son due anni
 ch’io vivo negl’affanni
 d’un’aspra vedovanza
 e voi siete la mia dolce speranza.
 
    Vedovella poverella
480son due anni ch’io tormento,
 quel ch’io soffro, quel ch’io sento
 chi l’intende, chi lo sa
 deh lo dica per pietà.
 
    Vo penando, vo smaniando
485e domando carità. (Parte)