Candace, Venezia, Rossetti, 1740

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 Eccellenza,
    dovendo trascegliere il nome d’un gran personaggio perché possa risplendere in fronte di questo componimento, che deve rappresentarsi nel maggior teatro di quest’inclita dominante, io vi fo comparire il glorioso nome di vostra eccellenza, come quello che così è rinomato in Italia, anzi per l’Europa tutta riverito e distinto. I principi ricevon tributi, sebbene da lontane parti e da ignote mani gli vengono presentati. La vostra grandezza e la nobiltà vostra, così famosa ed antica, non ha d’uopo di elogii, mentre basta il sol raccordare che voi dirittamente discendete dal gran principe Andrea Doria assicuratore della patria libertà, il sì celebre generale di Carlo quinto e sostegno il maggiore della sua gloria, come in tante istorie e massime nel libro della sua vita vien celebrato, senza che numeri ancora l’infiniti eroi successori. Quindi è che il nobilissimo sangue vostro da per tutto egli reca ammirazione e rispetto. Vostra eccellenza è grande per nascita, grande per l’operazioni e grande perché tale vi rende il monarca d’Iberia; per la qual cosa a ragione voi siete d’invidia a’ presenti eroi, come lo sarete a’ futuri, rimirandosi con stupore nella vostra persona il compendio di clamidi, porpore, dominii, ricchezze e sopra tutto di gloriose e reali doti ch’adornano l’animo clementissimo vostro. Accetti dunque vostra eccellenza questa umilissima offerta con la natural clemenza del vostro animo reale. E se non ho il merito d’un attual vostro servitore, vaglia almeno a rendermi tale il desiderio d’esserlo e prostrato mi do l’onore di sottoscrivermi di vostra eccellenza devotissimo, obligatissimo, umilissimo servitore.
 
    Domenico Lalli