Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA IX
 
 GIACINTO, poi AURORA
 
 GIACINTO
 Esser dovrò crudele,
 per piacer al mio ben? Sì sì, si faccia;
 si svenino, si uccidino
855queste nemiche femmine;
 ma piano per mia fé;
 se uccidessero poi le donne me?
 Vorrei e non vorrei;
 sono fra il sì ed il no.
860Penserò, studierò, risolverò.
 AURORA
 (Come? Giacinto armato?)
 GIACINTO
 (Ecco la prima a cui
 dovrò ferir il seno;
 ah! che se la rimiro io vengo meno).
 AURORA
865(Parla fra sé. Pavento
 di qualche tradimento).
 GIACINTO
 (Orsù, vi vuol coraggio;
 con un colpo improvviso
 l’ucciderò senza mirarla in viso).
 AURORA
870Giacinto.
 GIACINTO
                    (Ah bella voce!)
 AURORA
 Che fate voi?
 GIACINTO
                           Non so.
 AURORA
 Mi volete svenar?
 GIACINTO
                                   Signora no.
 AURORA
 Che fate di quel brando?
 GIACINTO
 Son un novello imitator d’Orlando.
 AURORA
875Datelo a me.
 GIACINTO
                          Non posso.
 AURORA
                                                E perché mai?
 GIACINTO
 Perché... Nol posso dir... perché giurai.
 AURORA
 Ah crudele, ah spietato,
 ah sconoscente, ingrato!
 Vi conosco, v’intendo.
880Forse di Cintia per gradir l’affetto
 mi volete cacciar la spada in petto.
 GIACINTO
 Oh dio!
 AURORA
                  Via, traditore,
 se avete tanto core,
 trafiggetemi pure, eccovi il seno.
 GIACINTO
885Ahi che non posso più; già vengo meno. (Gli cade la spada di mano)
 AURORA
 Or questa spada è mia. (La prende)
 GIACINTO
 Pietà, per cortesia.
 AURORA
 Cosa meritereste?
 GIACINTO
 Chiedo la vita in dono.
 AURORA
890Caro il mio Giacintino, io vi perdono.
 Basta sol che mi dite
 chi vi diè questa spada ed a qual fine.
 GIACINTO
 Nol posso dire.
 AURORA
                              Ingrato!
 Io vi dono la vita
895e un leggiero favor voi mi negate?
 Voi volete che io mora.
 GIACINTO
                                            Ah no, fermate;
 tutto, tutto dirò. Cintia volea...
 AURORA
 Basta così; la rea
 Cintia sola sarà; voi tutto amore,
900siete bello di volto e bel di core.
 GIACINTO
 Ah non merto da voi
 della vostra bontà sì belli affetti.
 Io son mortificato.
 Sono... Non so che dir; sono incantato.
 
905   Al bello delle femmine
 resistere chi può?
 Io non lo posso no.
 Mi sento il sangue movere,
 mi sento il core struggere,
910mi si conquassa il solido,
 mi bolle tutto l’umido,
 resistere non so.
 
    Le tigri barbare,
 gl’orsi fierissimi
915si arrenderebbono
 quando vedessero
 quel volto amabile
 che senza strepito
 mi disarmò.