Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA VII
 
 CINTIA, poi TULLIA
 
 CINTIA
 Oh quanto mi fan ridere
 con questo sospirar, con questo piangere.
 Gli uomini non s’avveggono
300che quanto più le pregano
 le donne insuperbite più diventano
 e gli amanti per gioco allor tormentano.
 TULLIA
 Cintia, che mai faceste
 al povero Giacinto! Egli sospira,
305egli smania e delira;
 ah se così farete,
 l’impero di quel cor voi perderete.
 CINTIA
 Anzi più facilmente
 lo perderei con la pietade e i vezzi.
310Gli uomini sono avvezzi
 per la soverchia nostra
 facilità del sesso
 a saziarsi di tutto e cambiar spesso.
 
    Se gli uomini sospirano,
315che cosa importa a me?
 Che piangano, che crepino
 ma vuo’ che stiano lì.
 Anch’essi se potessero
 con noi farian così.
 
320   Laddove delle femmine
 il regno ancor non v’è
 la tirania dei perfidi
 purtroppo s’infierì
 ed or di quelle misere
325vendetta si fa qui. (Parte)