Gustavo primo re di Svezia, Venezia, Rossetti, 1740

Vignetta Frontespizio
 SCENA XII
 
 ERGILDA sola
 
 Ergilda
 No non godrai, superba,
 delle sventure mie... Ma già d’intorno
 lo strepito guerrier strider io sento.
310Ahimè qual rio spavento
 del destin di Learco... Ah che quest’alma
 non sa voti formar; s’ei cade estinto,
 pere la speme mia; ma s’egli vive,
 per me sola non vive.
315Se muor mi costa pianto.
 Se lo temo d’altrui, gelosi affanni.
 Fate quel che vi aggrada, astri tiranni.
 
    Delle perfide stelle spietate
 sono avvezza a soffrire l’orgoglio
320e gli oltraggi del fato a sprezzar.
 
    Se per tutti v’è in cielo pietate,
 disperar così tosto non voglio
 né di pace mi vuo’ lusingar.
 
 Fine dell’atto primo