Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, Firenze, Paperini, 1758 (Pistoia, Il mondo alla rovescia)

 SCENA IV
 
 RINALDINO
 
 RINALDINO
1115Il periglio passato
 cauto mi ha reso e colla donna accorta
 cieco più non sarò. Tullia peraltro
 non è delle più scaltre,
 che se tal fosse stata
1120questa spada serbata io non avrei,
 per troncare con questa i lacci miei.
 Onde amarla poss’io senza timore
 che ingannare mi voglia il di lei cuore.
 
    Chi troppo ad amor crede
1125si vede ad ingannar;
 ma il sempre dubitar
 tormento è assai maggior.
 
    Del caro mio Cupido
 mi fido e vivo in pace;
1130e se sarà mendace
 lo scaccierò dal cor.