Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, Monaco, Vötter, 1758

 SCENA PRIMA
 
 Camera preparata per il feminile consiglio.
 
 TULIA, CINTIA, AURORA, seguito di donne
 
 CORO
 
    Libertà, libertà;
475cara, cara libertà.
 Bel piacere, bel godere
 che diletto al cor mi dà.
 
    Libertà, libertà;
 cara, cara libertà. (Tutte sedono)
 
 TULIA
480La dolce libertà che noi godiamo
 conservare si dee ma per serbarla
 da tre cose guardar noi si dobbiamo.
 Da troppa tirannia,
 dalla inconstanza e dalla gelosia.
485Il tirannico impero poco dura.
 Ciascun fugir procura
 da un incostante cuore
 e sdegno fa di gelosia il furore.
 Onde, perché si serbi
490la cara libertà che noi godiamo,
 fide, caute, pietose esser dobbiamo.
 CORO
 
    Libertà, libertà;
 cara, cara libertà,
 bel piacere, bel godere
495che diletto al cor mi dà.
 
    Libertà, libertà;
 cara, cara libertà.
 
 AURORA
 Inconstanza non chiamo
 se acquistar più vassalli io cerco e bramo.
500Nostro poter, nostra beltà risplende
 quando più adoratori
 ci recano in tributo i loro cuori.
 E se libere siamo,
 libere amar potiam chi noi vogliamo.
 CORO
 
505   Libertà, libertà;
 cara, cara libertà.
 
 CINTIA
 Ma usurpar non si deve
 i dritti altrui. Ma colle smorfie e i vezzi
 gl’uomini non si fanno cascar morti,
510per far alle compagne insulti e torti.
 Faccia ognuna a suo senno;
 ognuna si conduca come vuole
 finché la libertà goder si puole.
 CORO
 
    Libertà, libertà;
515cara, cara libertà.
 
 TULIA
 Il diverso parer, che nelle varie
 nostre menti risulta,
 pensar mi fa che utile più saria
 introdurre fra noi la monarchia.
520D’una sola il governo
 far si potrebbe eterno e in questa guisa,
 se una femina sola impera e regge,
 tutti avranno a osservar la stessa legge.
 CINTIA
 Non mi spiace il pensier ma chi di noi
525esser atta potria
 a sostener la nuova monarchia?
 TULIA
 Quella ch’ha più giudizio,
 quella ch’ha più consiglio,
 che va con più prudenza
530il rigor porre in uso e la clemenza.
 AURORA
 L’impero si conviene
 a femina che sappia
 con dolci di pietà soavi frutti
 in catene tener gl’uomini tutti.
 CINTIA
535Anzi a colei che fiera
 sul feminile soglio
 degli uomini frenar sappia l’orgoglio.
 TULIA
 Facciam così, ciascuna
 si proponga di noi; ciascuna ai voti
540il proprio nome esponga e il trono eccelso
 indi a quella si dia
 che dai voti maggiori eletta sia.
 CINTIA
 Io l’accordo.
 AURORA
                         Io l’accetto.
 TULIA
                                                A noi si porga
 l’urna e i lupini; ed io, poiché la prima
545fui a proporre il nobile progetto,
 prima m’espongo e i vostri voti aspetto.
 CORO (Le donne ballottano e poi si apre il bossolo)
 
    Non so se meglio fia
 per noi la monarchia
 o pur la libertà.
 
 CINTIA
550Tulia, mi spiace assai.
 Ora il pensier comun vi sarà noto.
 Voi non avete avuto neanche un voto.
 TULIA
 Ingratissime donne,
 l’invidia è il vostro nume
555e la vana ambizion vostro costume.
 AURORA
 Or si esponga il mio nome
 e vederete come
 meglio stimata io sia
 in virtù della dolce cortesia.
 CORO (Ballotano per Aurora)
 
560   Non so se meglio fia
 per noi la monarchia
 o pur la libertà.
 
 CINTIA
 Ohimè signora Aurora,
 m’incresce il vostro duolo,
565voi non avete neanche un voto solo.
 AURORA
 Comprendo la malizia
 per cui fatta mi vien questa ingiustizia.
 CINTIA
 Presto, presto, finiamola,
 vuo’ ballottare anch’io.
570(Questa volta senz’altro il regno è mio).
 CORO
 
    Libertà, libertà,
 cara, cara libertà.
 
 TULIA
 Per quello che si vede e che si sente,
 niuna donna acconsente
575all’altra star soggetta;
 a ognuna piace il comandar sovrano
 e soggiogarle si procura invano.
 AURORA
 (Procurerò con l’arte
 il dominio ottenere).
 CINTIA
                                         (A lor dispetto
580il regno occuperò).
 TULIA
                                     (Con l’arte usata,
 senza mostrar orgoglio,
 giungerò forse ad occupar il soglio).
 Or si sciolga il consiglio;
 vada ciascuna a essercitar l’impero
585sopra i vassalli suoi
 e libero il regnar resti fra noi.
 CORO
 
    Libertà, libertà,
 cara, cara libertà.
 Bel piacere, bel godere
590che contento al cor mi dà.
 
    Libertà, libertà.
 Cara, cara libertà. (Tutte partono fuorché Tulia)