Farnace, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 Luogo de mausolei, in mezzo de’ quali v’è gran piramide destinata per sepolcro dei re di Ponto.
 
 TAMIRI col suo picciolo figlio condotto a mano da un servo
 
 TAMIRI
 Figlio, non v’è più scampo.
 L’empia Roma trionfa e a noi de’ numi
 nessun più resta o restano i men forti.
 Morir si dee; l’ora fatal è giunta.
210Or che farò? S’adempia
 di Farnace il comando
 ma non s’adempia in questo
 delle viscere mie parto innocente.
 E poiché non rimane
215d’un impero sì nobile e di tante
 città superbe un breve
 spazio di terra, ove un bambin s’asconda,
 disserra, o fido servo,
 questo sacro e feral tempio dell’ombre.
220Ivi il figlio si celi. (Prende per mano il figlio e ’l servo va ad aprir la piramide)
 O figlio, o troppo tardi
 nato all’afflitta patria e troppo presto
 alla madre infelice.
 Io ti dono una vita
225che il genitor condanna
 ma ti riserbo al rischio
 d’una servil catena. Abbila in grado
 s’ella è pietà, s’è crudeltà, perdona.
 Andianne, o figlio. (S’incamina ma ripugnando il fanciullo torna adietro) Ah tu ritiri il passo
230e prendi a sdegno il vergognoso asilo.
 Cedi alla tua fortuna,
 diletto mio, cedi al destino e vivi.
 Tempo forse verrà che tu ripigli
 l’indole generosa e che ritolga
235alla lupa tiranna
 l’usurpato dominio. Oggi ti basti
 d’ingannar la tua morte. Intanto, o caro,
 questo bacio ricevi
 del mio povero amor ultimo dono.
240L’alma sen viene in esso
 tutta sul labbro ed a seguirti impara.
 Vanne, fra pochi istanti
 anch’io verrò. Mi chiuderà l’istessa
 tomba ch’ora ti chiude.
245Ti starò sempre al fianco,
 veglierò su’ tuoi casi, ombra gelosa.
 Vanne, idol mio; colà ti cela e posa. (Entra il fanciullo nella piramide e il servo chiude la porta)
 Ma di madre abbastanza
 si è serbato il costume.
250Torniamo a ripigliar quel di consorte. (Cava lo stile datole da Farnace)
 Fiero ordigno di morte
 delle miserie mie rimedio estremo
 aprimi il petto e col mio sangue scrivi
 che da regina io vissi e da regina
255libera e coronata
 seppi ancora morir. (Mentre vuol uccidersi vien arrestata improvisamente da Berenice)