Farnace, Venezia, Rossetti, 1739

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA V
 
 AQUILO con SELINDA dalla parte della città e detti
 
 SELINDA
110Signor, s’anche fra l’armi
 pietade ha luogo e cortesia non toglie
 punto di lena a marziali incendi,
 me donzella non vile
 dal militare ardir salva e difendi.
 AQUILIO
115(Quanto è vaga costei!)
 POMPEO
 Sorgi e il grado palesa.
 SELINDA
                                            Io son Selinda.
 BERENICE
 Selinda di Farnace
 la superba germana?
 POMPEO
 Avrai nel nostro campo,
120bella Selinda, e sicurezza e scampo.
 Aquilio, a te consegno
 l’illustre prigioniera.
 BERENICE
 Ben guardata ella sia
 finché di Roma il fulmine fatale
125sul fratel contumace oggi sen cada.
 POMPEO
 Su le nemiche mura
 la vittoria ci chiama. Andianne omai.
 BERENICE
 (Vendicato, mio core, alfin sarai). (Parte)
 POMPEO
 
    Così avvezze alla vittoria
130sono l’aquile romane
 che per loro è scarsa gloria
 vincer sempre e trionfar.
 
    La pietade è il più bel vanto
 per cui Roma va fastosa
135ed appagasi soltanto
 gli altrui torti a vendicar.