Arcifanfano re dei matti, Torino, 1759 (Arcifanfano il re de’ matti)

 SCENA IX
 
 Collina a’ piedi della quale sono cinque gabbie di ferro.
 
 In una vi è madama GLORIOSA, nella seconda SORDIDONE, nella terza madama GARBATA, nella quarta FURIBONDO, nella quinta MALGOVERNO. Altri pazzi stanno osservando e ridono di loro
 
 tutti
 
    Venga la stizza,
 venga la rabbia
 a chi m’ha fatto
825mettere in gabbia.
 Son tutto sdegno,
 tutto furor.
 
 Furibondo, Gloriosa a due
 
    E voi ridete,
 pazzi che siete,
830e non avete
 di noi dolor?
 
 tutti
 
    Venga la stizza,
 venga la rabbia
 a chi m’ha fatto
835mettere in gabbia,
 son tutto sdegno,
 tutto furor.
 
 Arcifanfano
 Olà, pazzi arrabbiati,
 che strepito è cotesto?
840O state zitti o proverete il resto.
 Gloriosa
 Signor, la mia bellezza
 rinchiusa non può stare.
 Sordidone
 Deh lasciatemi andare.
 Malgoverno
 Se voi mi liberate,
845signor vi donerò
 dieci ducati quando gli averò.
 Furibondo
 Apritemi villani
 o il ferro romperò colle mie mani.
 Garbata
 Aprite in cortesia,
850ch’io vi farò star tutti in allegria.
 Arcifanfano
 Le vostre istanze, o gente pazza, ho udite.
 Quello ch’io vi rispondo ora sentite.
 La superba stia là,
 finché scemi la troppa vanità.
855Stia là dentro l’avaro,
 finché perda l’amor del suo danaro.
 Là dentro stia il furioso,
 finché divien pietoso;
 e il prodigo non esca,
860finché il meschin è asciutto come l’esca.
 Ora che avete inteso
 come dovete uscir da questi guai,
 dite, quando uscirete?
 li quattro pazzi
                                            Mai... mai... mai...
 Garbata
 E di me che sarà, se uscir io deggio
865quando amica sarò d’affanni e guai?
 Anch’io dico cogli altri: «Mai... mai... mai».
 Arcifanfano
 Di madama Garbata
 la pazzia fortunata
 giova de’ pazzi al trono,
870onde la libertade ora le dono. (I servi pazzi aprono la di lei gabbia ed ella esce giuliva)
 Garbata
 
    Evviva l’Arcifanfano,
 evviva il nostro re.
 
 Semplicina
 
    Evviva l’Arcifanfano,
 ma viva ancor per me.
 
 Arcifanfano
 
875   Così mi date gusto,
 evviva il vostro re.
 
 Garbata
 
    Signora Gloriosa,
 voi siete vezzosa
 ma statene là.
 
 Gloriosa
 
880Pietà, pietà, pietà.
 
 Semplicina
 
    Oh sordido avaro,
 godete il danaro
 ma state colà.
 
 Sordidone
 
 Pietà, pietà, pietà.
 
 Arcifanfano
 
885   Il prodigo odioso,
 il pazzo furioso
 non mai uscirà.
 
 Furibondo, Garbata a due
 
 Pietà, pietà, pietà.
 
 Garbata, Semplicina a due
 
    Pietà, pietà, sentite,
890pietà vi chiedo anch’io.
 
 Arcifanfano
 
 A voi l’affetto mio
 pietà negar non sa.
 
 Gloriosa, Sordidone, Furibondo, Malgoverno a quattro
 
 Pietà, pietà, pietà.
 
 Garbata, Semplicina, Arcifanfano a tre
 
    Pietà voi proverete
895e avrete libertà. (S’aprono le gabbie e tutti escono)
 
 tutti
 
    Evviva l’Arcifanfano,
 signor della città.
 
 Garbata, Semplicina a due
 
    Baciateli la mano
 in segno d’umiltà.
 
 tutti
 
900   Evviva l’Arcifanfano,
 signor della città;
 
    evviva l’allegria,
 evviva la pazzia
 che danno altrui non dà,
 
905   evviva l’allegria,
 evviva la pazzia
 che lieto ognuno fa,
 
    evviva l’Arcifanfano,
 signor della città.
 
 Fine dell’atto secondo