Arcifanfano re dei matti, Venezia, Fenzo, 1750-1751

 SCENA III
 
 Madama GLORIOSA e SORDIDONE
 
 Gloriosa
 Oh guardate che invidia
 hanno le donne della mia bellezza!
 Perché ognuna mi sprezza
975ma ognuna che conosce il suo difetto
 è obligata a lodarmi a suo dispetto.
 
    Chi le mie guancie,
 chi le mie chiome,
 chi le mie luci
980sospira e brama;
 ciascun mi ama,
 ciascun desia
 la grazia mia
 tutta acquistar.
 
985   Anco le donne
 sono forzate
 a farmi intorno
 le inamorate
 e per l’invidia
990quasi a creppar.