Arcifanfano re dei matti, Venezia, Fenzo, 1750-1751

 SCENA VII
 
 Madama SEMPLICINA fugendo da FURIBONDO
 
 Semplicina
 Alla larga, alla larga.
 Furibondo
                                       Non temete,
 non voglio farvi offesa.
 Anzi sempre sarò vostra difesa.
 Semplicina
780Non mi curo di voi.
 Furibondo
                                      Dunque sprezzate
 il mio valor? La protezione mia?
 Non sapete chi sia?
 Son un che fa terror a tutto il mondo
 e di nome mi chiamo Furibondo.
 Semplicina
785Col nome e la figura,
 voi mi fate tremar dalla paura.
 Furibondo
 Bacciatemi la mano.
 Semplicina
 Guardate che villano!
 Furibondo
 Come! Villano a me! Corpo del diavolo,
790io non so chi mi tenga,
 ragazza temeraria,
 ch’io non vi getti con un pugno in aria.
 Vi vorrei strittolar, ridurvi in polvere;
 ma non mi so risolvere,
795perché dice l’arietta:
 «Non si sdegna il leon coll’agnelletta».
 
    Leon ch’errando vada
 per la natia contrada,
 se un agnellin rimira
800non si commove all’ira
 nel generoso cor.