Arcifanfano re dei matti, Venezia, Fenzo, 1750-1751

 SCENA V
 
 Madama SEMPLICINA e detto, poi madama GARBATA
 
 Semplicina
 Signor, posso venir?
 Arcifanfano
                                        Sì, sì, venite,
470voi siete la padrona
 della mia arcipazzissima corona.
 Semplicina
 Oh quanto son pentita
 d’esser venuta qui! Vuo’ tornar via.
 Arcifanfano
 Non fate tal pazzia.
475Perché siete pentita?
 Semplicina
 Voi m’avete col guardo tramortita.
 Arcifanfano
 Io vi medicherò.
 Semplicina
 Non voglio, signor no.
 Arcifanfano
                                          Se non volete,
 dunque me n’anderò. (Vuol partire)
 Semplicina
                                           Ehi dove andate?
 Arcifanfano
480Cara, sono da voi. (Torna vicino a lei)
 Semplicina
                                    Non mi toccate.
 Arcifanfano
 Via, non vi toccherò;
 in là mi volterò.
 Semplicina
 Perché in là vi voltate?
 Arcifanfano
 Dunque vi guarderò.
 Semplicina
                                         Non mi guardate.
 Arcifanfano
 
485   Che cosa ho da far?
 Andare o restar?
 Toccar, non toccar?
 Voltarmi o guardar?
 
 Semplicina
 
    Restar, non toccar.
490Voltar, non guardar.
 
 Arcifanfano
 
    Io son re de’ pazzi
 non posso più star. (S’incalza)
 
 Semplicina
 
    Andate, partite.
 Lasciatemi star. (Va fugendo. Esce madama Garbata)
 
 Garbata
 
495   Pigliamoci spasso;
 cos’è questo chiasso?
 
 Arcifanfano
 
 Non vuol ch’io la miri.
 
 Semplicina
 
 Mi guarda, mi tocca.
 
 Garbata
 
 Che pazza, che gnocca!
500Lasciatelo far.
 
 Arcifanfano
 
    Io son re de’ pazzi
 non posso più star.
 
 Semplicina
 
    Andate, partite;
 lasciatemi star. (Parte)
 
 Garbata
 
505   Lasciate che vada,
 godiamo fra noi.
 
 Arcifanfano
 
 Almeno con voi
 si puole scherzar.
 
 a due
 
    Evviva per sempre
510la bella allegria.
 La bella pazzia
 ci fa giubilar.
 
 Semplicina
 
    (Oh che gelosia
 mi fanno provar). (Torna)
 
 Garbata, Arcinfanfano a due
 
515   Per pura allegria
 vi voglio abbracciar.
 
 Semplicina
 
    E me poverina
 mi fate penar.
 
 Arcifanfano, Garbata a due
 
    Venite ancor voi,
520potete con noi
 giuliva restar.
 
 Semplicina
 
    Mi sento nel petto
 il core balzar.
 
 a tre
 
    Che bella allegria,
525che bella pazzia
 che fa giubilar.
 
 Fine dell’atto primo