Il mondo della luna, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA PRIMA
 
 Camera in casa di Ecclitico con tre sedie.
 
 LISETTA con paggi
 
 LISETTA
 Olà paggi, staffieri,
 camerieri, braccieri,
 datemi da sedere. Ricordatevi
 ch’io son la monarchessa.
1210Voglio esser ubbidita e rispettata
 e se farete ben vi sarò grata.
 Sopra tutto avvertite
 di nulla riportarmi
 di quel che fa il mio sposo
1215e null’a lui mai riportar di me,
 mentre ognuno di noi pensa per sé.
 Avete a dormir poco,
 avete a mangiar freddo
 e nell’ore dell’ozio
1220vuo’ che l’astrologia tutti studiate,
 acciò saper possiate
 quello che far vi tocca,
 senza che a comandarvi apra la bocca.
 Se qualchedun sospira
1225per le bellezze mie, ditelo in modo
 di non farmi arrossir. Se la fortuna
 aiutar vi vorrà con delle mancie,
 un occhio serrerò
 né la vostra fortuna impedirò.
1230Ma che vedo? Son qui le mie padrone?
 Che padrone! Son io la maestà;
 mi metterò in contegno e gravità.