Il mondo della luna, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA VIII
 
 CLARICE, poi BUONAFEDE
 
 BUONAFEDE
 Brava, signora figlia!
 V’ho detto tante volte
 che non uscite dalla vostra stanza.
 CLARICE
370Ed io tant’altre volte
 mi sono dichiarata...
 BUONAFEDE
 Eh ben, bene, fraschetta,
 so io quel che farò.
 CLARICE
                                     Sì, castigatemi;
 cacciatemi di casa e maritatemi.
 BUONAFEDE
375Se io ti maritassi
 non castigherei te ma tuo marito.
 Né castigo maggior dar gli potrei,
 quanto una donna pazza qual tu sei.
 CLARICE
 Io pazza? V’ingannate.
380Pazza sarei qualora
 mi lasciassi un po’ troppo intimorire
 e avessi per rispetto a intisicchire.
 
    Son fanciulla da marito
 e lo voglio, già il sapete,
385e se voi non mel darete,
 da me stessa il prenderò.
 
    Ritrovatemi un partito
 che sia proprio al genio mio
 o lasciate, farò io,
390se lo cerco il troverò.