Il mondo della luna, Torino, Guibert e Orgeas, 1777

 SCENA III
 
 Quattro cavalieri con paggi e staffieri, che portano abiti da travestire Bonafede, e detti. Intanto che i cavalieri cantano il coro, i paggi levano le sue vesti a Bonafede e lo vestono con gli abiti capricciosi da loro portati
 
 CAVALIERI
 
    Uomo felice
 cui goder lice
675di questo mondo
 l’alta beltà.
 
    L’imperatore,
 per farvi onore,
 prove vi manda
680di sua bontà.
 
 ECCLITICO, BUONAFEDE A DUE
 
    Il ciel lo guardi
 sempre d’affanni;
 viva mill’anni
 con sanità.
 
 QUATTRO CAVALIERI
 
685   Or che vestito
 siete e pulito
 andar potrete
 da sua maestà.
 
 TUTTI
 
    Il ciel lo guardi
690sempre d’affanni;
 viva mill’anni
 con sanità. (Partono i cavalieri, paggi e staffieri)
 
 BUONAFEDE
 Come avrò a contenermi?
 Quante gran riverenze avrò da fare?
 ECCLITICO
695Il nostro buon monarca
 non vuol adulatori. Egli è un signore
 ch’è tagliato alla buona e di buon cuore.
 BUONAFEDE
 Andiam. Non vedo l’ora di vederlo.
 Ma quanto in anticamera
700aspettar ci farà?
 ECCLITICO
                                 Qui in anticamera
 sospirar non si sente o bestemmiare.
 Ognuno puol entrare,
 ognuno puol andar dal suo sovrano
 e può baciargli il piè, non che la mano.
705Ma restate, che io
 anderò ad avvisarlo;
 egli ha tanta bontà
 che per farvi piacer qui venirà.
 BUONAFEDE
 E la mia cameriera e le mie figlie
710non verranno con noi?
 ECCLITICO
 Sì sì, verranno poi,
 anzi le nostre donne
 han ius particolare a questo impero,
 perché va colla luna il lor pensiero.
 
715   Voi lo sapete
 come son fatte,
 ora vezzose
 tutte amorose.
 Ora ostinate
720fiere arrabbiate.
 Che? Non è vero?
 Sono lunatiche.
 Oh signorsì.
 
    Mutan figura,
725mutan pensiere;
 son per natura
 poco sincere.
 Certo credetemi,
 che l’è così.