Il mondo della luna, Venezia, Graziosi, 1775

 SCENA PRIMA
 
 Camera in casa d’Ecclitico.
 
 BUONAFEDE, ECCLITICO, ERNESTO, indi CECCO con gl’abiti di prima
 
 BUONAFEDE
 Voglio sortir, cospetto!
 ECCLITICO
                                            Ed io, signore,
1330a ripetervi torno
 che se il perdono pria non ci accordate
 di sortir più di qui giammai sperate.
 ERNESTO
 Siamo poi galantuomini.
 ECCLITICO
 Cogniti ed onorati.
 BUONAFEDE
                                     Oh riverisco
1335questi uomini d’onore,
 un amante affamato e un impostore.
 ERNESTO
 Son figlio d’un barone.
 BUONAFEDE
                                            E tal vi credo.
 ECCLITICO
 E un dottore son io, scarso non tanto
 di beni di fortuna.
 BUONAFEDE
1340Acquistati nel mondo della luna.
 ECCLITICO
 Già mia sposa è Clarice.
 ERNESTO
                                               È mia Flaminia.
 ECCLITICO
 Ambe son vostre figlie.
 ERNESTO
                                             E ciascheduna
 la dote conseguir deve dal padre.
 BUONAFEDE
 E forse ancor Lisetta? (Con ironia)
 CECCO
1345Vussignoria, se un tanto ben facesse,
 sua maestà in persona
 rinunzia a’ piedi suoi scettro e corona.
 BUONAFEDE
 Quest’altro vi mancava
 per fare un terno secco.
 ERNESTO
                                             Alfin si tratta
1350di due figlie, o signor.
 ECCLITICO
                                           Del vostro sangue,
 signor, si tratta alfin.
 CECCO
                                         Rifletti almeno
 ch’è un monarca che prega.
 ECCLITICO
 Via, caro signor suocero.
 ERNESTO
                                               Pietade
 abbia di questi due generi afflitti.
 CECCO
1355Poveri, vergognosi e derelitti.
 BUONAFEDE
 Orsù, del scrigno mio dov’è la chiave?
 ECCLITICO
 L’ho qui. Di nuovo a voi io la consegno. (Gli dà la chiave)
 BUONAFEDE
 Dove le figlie son, dove Lisetta?
 ECCLITICO
 Tutte tre, poverine,
1360mortificate sono.
 BUONAFEDE
 Via, si vada da lor, tutti perdono.
 CECCO
 Evviva.
 ECCLITICO
                 Evviva.
 ERNESTO
                                 Io vi precedo, andiamo.
 BUONAFEDE
 Da uom sopralunar oprar vogliamo. (Parte, preceduto da Cecco e da Ernesto)