Il mondo della luna, Venezia, Graziosi, 1775

 SCENA IX
 
 ECCLITICO e LISETTA condotta da due con gl’occhi bendati
 
 LISETTA
 Dove mi conducete?
975Siete sbirri, sicari o ladri siete?
 ECCLITICO
 Levategli la benda,
 or che la fortunata
 a questo nostro mondo è già arrivata. (Gli levano la benda)
 LISETTA
 Oimè, respiro un poco.
 ECCLITICO
980Bella ragazza, io gioco
 che dove adesso siate
 voi non v’immaginate.
 LISETTA
                                            E che volete,
 caro signor Ecclitico, ch’io sappia?
 Dormivo ancor nel letto
985quando coloro m’han condotta via
 e adesso non so dir dove mi sia.
 ECCLITICO
 Lisetta, avete avuta la fortuna
 d’esser passata al mondo della luna.
 LISETTA
 Da ridere mi vien.
 ECCLITICO
                                     Quando la sposa
990del nostro imperator diventarete
 forse allora così non riderete.
 LISETTA
 La favola va lunga.
 Il padrone dov’è?
 ECCLITICO
                                   No, non è morto;
 ma nel mondo lunare egl’è passato
995e anch’io dopo di lui son arrivato.
 LISETTA
 Orsù tali pazzie
 più sofferir non voglio
 e dove, io vo’ saper, tende l’imbroglio.
 ECCLITICO
 Ecco il vostro padrone,
1000dimandatelo a lui che lo saprà.
 Io vado a ritrovar sua maestà. (Parte)