Il mondo della luna, Venezia, Graziosi, 1775

 SCENA VII
 
 ERNESTO e BUONAFEDE
 
 ERNESTO
 Voi avete due figlie?
 BUONAFEDE
                                        Sì signore.
 ERNESTO
 Fanciulle o maritate?
 BUONAFEDE
                                          Son ragazze.
 E non ho ancora lor dato marito,
 perché non ho trovato un buon partito.
 ERNESTO
895Avete fatto ben. Nel vostro mondo
 due cattivi mezzani
 soglion far qualche volta i matrimoni;
 uno è il capriccio e l’altro è l’interesse.
 Dal primo ne provien la sazietà,
900dal secondo la nera infedeltà.
 BUONAFEDE
 Vussignoria favella
 come appunto parlar deve una stella.
 ERNESTO
 Qui non v’è alcun che dica
 di morir per l’amata;
905non v’è alcun che sia fido ad un’ingrata.
 Non vedrete chi voglia
 nella tasca portar ampolle o astucchi
 con balsami o ingredienti,
 utili delle donne a’ svenimenti.
 BUONAFEDE
910Ma, se sviene una donna,
 cosa mai voi le fate?
 ERNESTO
 La facciam rinvenir con bastonate.
 BUONAFEDE
 Questo, per vero dire,
 è un perfetto elisire.
 ERNESTO
915È un elisir che giova;
 e credetelo a me che il so per prova.
 
    Qualche volta non fa male
 il contrasto ed il rigore.
 Sempre pace, sempre amore
920fa languire anco il piacer.
 
    Quando poi cessa lo sdegno
 sente il cor maggior diletto,
 più vigor prende l’affetto
 e moltiplica il goder. (Parte)