Il mondo della luna, Venezia, Savioli, 1770

 SCENA II
 
 BUONAFEDE e detto
 
 BUONAFEDE
 Si puol entrar?
 ECCLITICO
                               Sì, venga, mi fa grazia.
 BUONAFEDE
 Servo, signor Ecclitico,
55in che cosa si sta lei divertendo?
 ECCLITICO
 Nella speculazion di varie stelle.
 Stav’or considerando
 l’analogia che unisce
 alle fisse l’erranti,
60al capo di Medusa il Can celeste,
 al cuore del Leon la Spiga d’oro
 ed all’Orsa maggior l’occhio del Toro.
 BUONAFEDE
 Oh bellissime cose!
 Anch’io d’astrologia son dilettante;
65ma quel che mi dà pena
 è il non saper trovar dottrina alcuna
 che mai sappia spiegar cos’è la luna.
 ECCLITICO
 La luna è un corpo diafano
 che da’ raggi del sol è illuminato;
70ma in quel bel corpo luminoso e tondo
 che credete vi sia? V’è un altro mondo.
 BUONAFEDE
 Oh che cosa mi dite?
 Colà v’è un altro mondo?
 Ma cosa son quei segni
75che si vedon nel corpo della luna?
 So che un giorno mia nonna,
 la qual non era sciocca,
 mi disse ch’ella avea gli occhi e la bocca.
 ECCLITICO
 Scioccherie, scioccherie. Le macchie oscure
80son del mondo lunar colline e monti.
 Non già monti sassosi,
 come da noi veghiam, ma son formati
 d’una tenue materia,
 la qual s’arrende e cede
85alla pression del piede;
 indi s’alza bel bello e non si stacca,
 onde l’uomo cammina e non si stracca.
 BUONAFEDE
 Oh che bel mondo! Ma ditemi, amico,
 come siete arrivato
90a scoprir cosa tale?
 ECCLITICO
 Ho fatto un cannocchiale
 che arriva a penetrar cotanto in dentro
 che veder fa la superficie e il centro.
 Individua non solo
95i regni e le provincie
 ma le case, le piazze e le persone.
 Col mio canocchialone
 posso veder lassù per mio diletto
 spogliar le donne quando vanno a letto.
 BUONAFEDE
100Oh bellissima cosa!
 Ma dite, non potrei,
 caro Ecclitico mio,
 col vostro canocchial veder anch’io?
 ECCLITICO
 Perché no? Benché io sia
105solo inventor della mirabil arte,
 voglio che ancora voi ne siate a parte.
 BUONAFEDE
 Obbligato vi sono o vi sarò.
 Vederete per voi cosa farò.
 ECCLITICO
 Nella specula entrate,
110nel canocchial mirate.
 Cose belle vedrete,
 cose rare, per cui voi stupirete.
 BUONAFEDE
 Vado e provar io voglio
 se con quel cannocchial sì lungo e tondo
115alla luna poss’io vedere il fondo.
 Ma chi son que’ signori
 che dove io deggio entrar vengono fuori?
 ECCLITICO
 Sono scolari miei,
 amanti della luna come lei.