Il mondo della luna, Barcellona, Generas, 1765

 SCENA IX
 
 A suono di sinfonia vengono fra nuboli FLAMINIA e CLARICE. BONAFEDE le aiuta a scendere; CECCO e LISETTA restano in trono e frattanto sopraggiungono ERNESTO ed ECCLITICO
 
 BONAFEDE
 Figlie, mie care figlie,
 siate le benvenute. Ah, che ne dite!
 Bella fortuna aver un genitore
885dello spirito mio
 ch’abbia fatto per voi quel ch’ho fatt’io!
 Lunatiche ora siete,
 un mondo goderete
 pieno di cose belle,
890splenderete quaggiù come due stelle.
 FLAMINIA
 Molto vi devo, o padre,
 un uom saggio voi siete,
 di politica assai voi ne sapete.
 CLARICE
 Si vede certamente
895che avete una gran mente.
 Siete un uom virtuoso senza pari.
 Cedon gli uomini a voi famosi e chiari.
 BONAFEDE
 Inchinatevi tosto
 al nostro imperatore;
900grazie rendete a lui di tanto onore.
 FLAMINIA
 Ma colei è Lisetta.
 BONAFEDE
 Che volete ch’io dica?
 Colei è la felice
 del mondo della luna imperatrice.
 CLARICE
905Oh fortunata invero!
 Mentre quel della luna è un grande impero.
 FLAMINIA
 Monarca, a voi m’inchino.
 CECCO
 Manco male che voi
 vi siete ricordata alfin di noi.
 FLAMINIA
910Perdon io vi dimando
 e alla vostra bontà mi raccomando.
 CECCO
 Olà, Espero, udite. (Ad Ernesto)
 Questa bella servite.
 Conducetela tosto alle sue stanze
915e insegnatele voi le nostre usanze.
 ERNESTO
 Obbedito sarete.
 FLAMINIA
                                  Contenta io vado,
 giacché il mio genitor non se ne lagna,
 con Espero gentil che m’accompagna.
 
    Nell’orror di notte oscura
920son smarrito passaggiero;
 chiedo aita e mi risponde
 solo l’aura tra le fronde
 con un lieve mormorar.
 
    Al confuso mio pensiero
925tutto è oggetto di spavento
 né un sol raggio di contento
 incomincia a scintillar. (Parte condotta d’Ernesto)