Il mondo della luna, Barcellona, Generas, 1765

 SCENA II
 
 BUONAFEDE e detto
 
 BONAFEDE
 Si puol entrar?
 ECCLITICO
                               Sì, venga, mi fa grazia.
 BONAFEDE
 Servo, signor Ecclitico;
 in che cosa si sta lei divertendo?
 ECCLITICO
40Nella speculazion di varie stelle.
 BONAFEDE
 Oh bellissime cose!
 Anch’io d’astrologia son dilettante
 ma quel che mi dà pena
 è il non saper trovar dottrina alcuna
45che mi sapia spiegar cos’è la luna.
 ECCLITICO
 La luna è un corpo diafano
 che dai raggi del sol è illuminato;
 ma in quel bel corpo luminoso e tondo
 che credete vi sia? V’è un altro mondo.
 BONAFEDE
50Oh che cosa mi dite?
 Colà v’è un altro mondo?
 Ma cosa son quei segni
 che si vedon nel corpo della luna?
 So che un giorno mia nonna,
55la qual non era sciocca,
 mi disse ch’ella avea gli occhi e la bocca.
 ECCLITICO
 Scioccherie, scioccherie. Le macchie oscure
 son del mondo lunar colline e monti.
 Non già monti sassosi,
60come da noi veggiam, ma son formati
 d’una tenue materia,
 la qual s’arrende e cede
 alla pression del piede;
 indi s’alza bel bello e non si spacca,
65onde l’uomo camina e non si stracca.
 BONAFEDE
 Oh che bel mondo! Ma ditemi, amico,
 come siete arrivato
 a scoprir cosa tale?
 ECCLITICO
 Ho fatto un canocchiale
70che arriva a penetrar cotanto in dentro
 che veder fa la superficie e il centro.
 Individua non solo
 i regni e le provincie
 ma le case, le piazze e le persone.
 BONAFEDE
75Oh bellissima cosa!
 Ma dite, non potrei,
 caro Ecclitico mio,
 col vostro canocchial veder anch’io?
 ECCLITICO
 Perché no? Benché io sia
80solo inventor della mirabil arte,
 voglio che ancora voi siate a parte.
 BONAFEDE
 Obligato vi sono e vi sarò.
 Vederete per voi cosa farò.
 ECCLITICO
 Nella specula entrate,
85nel canocchial mirate.
 Cose belle vedrete,
 cose rare, per cui voi stupirete.
 BONAFEDE
 Vado e provar io voglio
 se con quel canocchial sì lungo e tondo
90alla luna poss’io veder il fondo. (Entra nella specula)