Il mondo della luna, Torino, Avondo, 1760

 SCENA VII
 
 BUONAFEDE solo e varie persone di dentro che formano l’ecco
 
 BUONAFEDE
 Io resto stupefatto,
 questo è un mondo assai bello, assai ben fatto.
 Cantan sì ben gli augelli;
 suonano gli arboscelli;
850ognun balla, ognun gode,
 ognun vive giocondo;
 o che mondo felice, o che bel mondo!
 Me lo voglio goder. Vuo’ andar girando
 per questa ch’esser credo
855la principal città;
 non so s’abbia d’andar di là o di qua. (L’ecco risponde da varie parti)
 ECCO
 Di qua, di qua, di qua.
 BUONAFEDE
 Oh questa sì ch’è bella;
 ognuno a sé mi appella
860e mi sento a chiamar di qua e di là.
 ECCO
 Di là, di là, di là.
 BUONAFEDE
 E siam sempre da capo.
 Vorrei venire e non vorrei venire;
 sono fra il sì ed il no.
 ECCO
865No, no, no, no, no, no.
 BUONAFEDE
 No di qua, no di là.
 Dunque resterò qui,
 sempre fermo così.
 ECCO
 Sì, sì, sì, sì, sì, sì.
 BUONAFEDE
870Ah ah v’ho conosciuto,
 signor ecco garbato.
 Oh che piacer giocondo!
 Oh che spasso, oh che spasso, oh che bel mondo.
 
    Che mondo amabile,
875che impareggiabile
 felicità!
 
    Gli alberi suonano,
 gli augelli cantano,
 le ninfe ballano,
880gli ecchi rispondono,
 tutto è godibile,
 tutto è beltà.
 
    Che mondo amabile,
 che impareggiabile
885felicità! (Parte)